Il Pd non perderà la sua «anima» di sinistra
di Valentino Losito
Intervista pubblicata su La Gazzetta del Mezzogiorno del 10/10/2007
Ministro Turco, ha dichiarato che la sua sfida è quella di portare nel Pd anche i soggetti sociali più deboli, cioè i giovani, i pensionati, le donne senza lavoro. Sta riscontrando un loro reale interesse per questo progetto politico? «Sono candidata in un quartiere molto popolare di Roma, il Tiburtino e sto girando per scuole, centri sportivi, centri per anziani, uffici, sezioni di partito, ho avvicinato gente anche all’uscita dalle chiese. Quelli che ho sentito più lontani sono i giovani, ma sto incontrando, comunque, delle persone interessate.
Sono convinta che ci sarà una buona partecipazione e comunque il messaggio per il coinvolgimento nel progetto del Pd è anche un investimento per il futuro» Perché si è candidata per la lista «A sinistra» per Veltroni e non con il «listone» riformista? Per tre motivi: il primo è che nell’attuale crisi della politica, che esiste, l’aspetto che più deve essere colto da un partito che vuole rinnovare il Paese e la politica, è ascoltare non solo e non tanto quelli che protestano e gridano nelle piazze con Grillo, ma quelli che stanno in silenzio perché sentono la politica inutile e lontana, incapace di risolvere i loro problemi quotidiani. Sono quelli che fanno fatica, quelli che hanno il problema del reddito, della casa, della malattia, di avere un disabile in famiglia. ll secondo è che il Pd, con cultura riformista e di governo, deve dire tolleranza zero contro le povertà e le diseguaglianze. E poi perchè c’è una questione aperta a sinistra, nel senso che in molti, e non solo nei Ds, temono che nel Pd possano perdersi i valori e l’identità della sinistra e invece bisogna ribadire che la sinistra è parte costitutiva del Pd. E infine è aperta una questione socialista: proprio in Puglia la lista “A sinistra” ha una sua peculiarità in tal senso». Quali saranno I rapporti tra Pd e governo? L’impressione è che Prodi e Veltroni spesso non siano sulla stessa lunghezza d’onda, O no? Il progetto del PD non ha messo in discussione il governo.
Mi pare che ci sia una normale dialettica. Riprendo l’espressione “riformismo senza popolo” che Massimo D’Alema usò per spiegare la sconfitta dal centrosinistra. Non possiamo ripetere quell’errore. Non basta l’azione di governo. Serve una sinergia con il maggiore partito della maggioranza che deve fare politica nella società. In questo senso il Pd non deve incalzare il governo, ma deve costruire una sua cultura politica che va al di là dell’immediata opera del governo». Accordo sul Welfare. E’ modificabile come chiede la sinistra radicale? Difendo il protocollo in quanto è profondamente riformatore e innovatore. Opera scelte molto ambiziose per la tutela degli anziani, del lavoro dipendente e dei giovani. Non dimentichiamo poi che molti anziani hanno ricevuto l’aumento della pensione minima. Sul punto della lotta alla precarietà è chiaro che nel corso del dibattito parlamentare si possono apportare dei miglioramenti» Cosa pensa dei suoi colleghi ministri che il 20 ottobre scenderanno in piazza contro il governo di cui fanno parte? Penso che i ministri debbano fare i ministri. Tutti hanno diritto a manifestare, ma sarebbe bene che i ministri non, andassero alle manifestazioni. E’ un problema di coerenza» A proposito di colleghi: userebbe l’espressione “bamboccioni” e definirebbe “bellissime” le tasse, come ha fatto il ministro dell’Economia Padoa Schioppa?
Ognuno usa il suo linguaggio e può darsi che uno studioso usi espressioni forse un po’ naif nel mondo della politica, ma difendo Padoa Schioppa, perché ha detto delle cose molto vere. E’ difficile contestare nel merito quello che ha detto. Siamo il Paese in cui i figli stanno più a lungo in famiglia anche perché non è stato costruito un Welfare che punti sull’autonomia dei giovani. Abbiamo iniziato a farlo con questo protocollo e con la Finanziaria, attraverso la riduzione dell’Irpef sugli affitti soprattutto per i giovani. Quanto alla definizione delle tasse, è chiaro che quando diciamo sanità pubblica, casa, istruzione, infrastrutture, non possiamo non basarci sul principio costituzionale che prevede che ogni cittadino contribuisca, in modo progressivo e sulla base del proprio reddito. Legge 194: lei ha recentemente diffuso i dati sulla diminuzione degli aborti in Italia. E’ anche un messaggio ai vescovi che ne chiedono la revisione? «Intanto è la verità, sono dei dati reali.
Poi, sì è anche un messaggio per dire guardiamo oltre. E un messaggio di fiducia. Se si riduce il ricorso all’aborto, vuoi dire che questo è merito della contraccezione, di una crescita della consapevolezza, vuol dire che siamo un paese più maturo. Sui temi eticamente sensibili,le culture esistenti nel Pd riusciranno a fare sintesi o si lascerà libertà di coscienza? 4 Su questi temi, valori come libertà di coscienza, pluralità di culture e laicità sono fuori discussione. Nel Pd, attraverso il reciproco riconoscimento e il reciproco ascolto, si deve costruire una comune grammatica, una trama comune di valori che sappia rispondere a nuove domande, come la dignità alla fine della vita, la sterilità, lo, sviluppo delle tecnologie». Quali impegni ci saranno in Finanziaria per la sanità nel Sud e in Puglia?
Con la Regione Puglia abbiamo siglato, da poco, un accordo di programma, che ha portato alla vostra regione per la ristrutturazione di ospedali 432 milioni di euro. Poi c’è il riparto dei fondi per gli investimenti nella sanità che per il 2007 ammontano a 186 milioni e 749 mila euro. Nella Finanziaria abbiamo stanziato ulteriori 3 miliardi per gli investimenti e poi per la prima volta è previsto l’utilizzo dei fondi strutturali europei per la sanità. Per il Mezzogiorno il governo ha deciso di finanziare i livelli essenziali di assistenza, di fare investimenti senza precedenti, voglio sottolinearlo, per ammodernare gli ospedali, per metterli in sicurezza e dar vita alla medicina territoriale. Poi ci sono gli investimenti nella ricerca specie in campo oncologico e risorse per la prevenzione dei tumori in particolare di quelli femminili e per lo sviluppo della radioterapia.
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