8 marzo. Un partito delle donne con una “nostra” agenda
“Invece di andare avanti sulla presenza delle donne nella società, nelle Istituzioni e in politica sembra essere tornate indietro. E in particolare la politica è tornata ad essere di solo uomini”. La denuncia arriva da Livia Turco, presidente della Fondazione Nilde Iotti e già storica esponente della Sinistra che come ministro della Solidarietà Sociale e poi della Sanità si è battuta con provvedimenti di legge per migliorare la vita delle donne.
“Il prossimo 8 marzo è una data importante per cambiare direzione rispetto ad una presenza femminile troppo residuale in politica”, dice all’ANSA e propone:”apriamo il dibattito sull’utilità di un partito delle donne con un agenda serrata: occupazione femminile, asili nido, congedi per i padri, lotta alle violenze, reddito d’inserimento contro la povertà, politiche di convivenza tra italiane ed immigrate”.
E a questo scopo aggiunge:” si provveda ad istituire tavoli di convivenza tra donne italiane e immigrate. Penso ad un ‘tavolo’ per ogni comune per discutere e affrontare insieme i problemi che nascono nella convivenza quotidiana”. “Le donne - dice Livia Turco - devono diventare protagoniste della Società della Convivenza, e i ‘tavoli’ devono avere il riconoscimento dell’ istituzione locale”.
Secondo Livia Turco sarebbe un buon impegno anche quello di battersi “perché venga approvata al più presto la legge sullo ius soli per i figli dei migranti”. “E sarebbe un grande segnale di attenzione - conclude - che prima della fine della legislatura si approvasse il provvedimento che prevede per i figli sia il cognome del padre che quello della madre”.(ANSA).
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