Anche Comitato di bioetica dice di reclutare non obiettori
“Il Governatore Zingaretti ha finalmente agito perché la legge 194 sia applicata, nel rispetto del diritto all’obiezione di coscienza e del garantire il servizio”. Lo afferma Livia Turco, ex ministro della Sanità, che ha appena pubblicato il libro “Per non tornare al buio’, dialoghi sull’aborto con medici obiettori e non. “Finalmente - aggiunge Livia Turco - in modo limpido si coniugano insieme il sacrosanto e doveroso diritto all’obiezione di coscienza da parte dei medici con la tutela della salute della donna”.
” A questo proposito - aggiunge - ricordo l’illuminate parere del comitato di bioetica, presieduto da Casavola, che nel 2012 ha raccomandato:’l'obiezione di coscienza deve essere disciplinata in modo tale da non discriminare né gli obiettori né i non obiettori e quindi non far gravare sugli uni o sugli altri, in via esclusiva, i servizi particolarmente gravosi’”.
“Specificando, inoltre, - ricorda ancora Livia Turco - come a questo scopo il reclutamento negli ambiti di biometica ‘può prevedere forme di mobilità del personale e di reclutamento differenziato’, in modo da equilibrare il numero degli obiettori e non obiettori”. “Un parere - insiste l’ex ministro - troppo poco conosciuto e considerato. Per questo nel mio libro dedicato alla legge sull’aborto parto proprio da lì e affronto l’obiezione di coscienza, che in Italia riguarda il 70% dei medici, parlandone con loro”.
Il volume, pubblicato da Ediesse e curato da Chiara Micali, vuole essere anche il racconto, dedicato alle generazioni più giovani, del percorso straordinario di impegno civile, di mobilitazione delle donne che ha portato all’approvazione della legge 194 del ‘78 sull’interruzione di gravidanza. Una memoria storica scritta da Livia Turco che si dice convinta che “per affrontare il problema etico e morale dell’aborto bisogna avere il coraggio di pensare a una società materna e a una politica materna. Per costruire una società libera dall’aborto”. (ANSA).
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