Via la Bossi-Fini per andare in Europa con le carte in regola
di Livia Turco, da “Europa” del 9 ottobre 2013
Quelle fila interminabile di bare che da Lampedusa si squadernano difronte ai nostri occhi non ci consentono più’ alcuna forma di rimozione. Dobbiamo tenerci nella nostra coscienza quella immagine straziante,arrovellarci l’anima ed il cervello per riuscire a capire cosa c’e'dietro a quei volti,quelle persone, e,soprattutto, per capire come operare.E’sconcertante il meccanismo riflesso e speculare che scatta a destra ed a sinistra: sono clandestini, bisogna fermare l’arrivo.
E’colpa della Bossi-Fini,bisogna cancellarla. Premesso che i disastri prodotti dalla Bossi-Fini e dalla Berlusconi-Maroni(che non sono leggi organiche ma una somma di articoli) sono tali e tanti che esse vanno abrogate, come indicato nel primo punto del programma del Pd,tuttavia lo strazio delle bare di Lampedusa ci parla di qualcos’altro.Ci parla pdelle persone che fuggono dalle guerre e dai conflitti,si chiamano rifugiati politici e richiedenti asilo.
E’sconcertante che il Paese che ha nell’articolo 10 della sua Costituzione “lo straniero,al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle liberta’democratiche garantite dalla Costituzione italiana,ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica,secondo le condizioni stabilite dalla legge”non sappia vedere la figura del profugo e del rifugiato e non sappia pronunciare questo nome.
Sono tutti clandestini per la destra,sono tutti immigrati che cercano lavoro per la sinistra. Questa semplificazione del problema dell’immigrazione e’il frutto avvelenato dell’offensiva culturale del centrodestra operata nel corso di questo ventennio che e’penetrata in profondità nella nostra società’.Ben vengano le parole del Capo dello Stato nette e dure:quelli arrivati a Lampedusa sono rifugiati politici.Ne derivano delle conseguenze sul piano delle politiche.Per gli immigrati economici,quelli che vengono per cercare lavoro,bisogna rendere praticabili le vie regolari dell’ingresso e va applicato il principio della sostenibilita’ economica e sociale dell’immigrazione ,dunque vanno stabilite quote di ingresso e previste forme di selezione secondo il criterio dell’utilita’economica.Per i rifugiati e richiedenti asilo vale il dettato costituzionale ed il rispetto del valore della dignita’umana. Devono essere accolti.Punto e basta.
Si tratta di essere attrezzati a gestire l’accoglienza che non può’ che essere dentro un contesto europeo e all’interno di una cogente solidarietà’ tra i paesi europei.Quella che oggi non c’e'e va costruita rapidamente.L’Italia non ha una normativa sul diritto d’asilo coerente alla nostra costituzione anche se va ricordato che durante i governi dell’Ulivo questa e’sempre stata considerata una priorità’ a partire dalla legge Prodi-Napolitano presentata nel 1998.Non c’e'un sistema adeguato di accoglienza.Esistono solo i due pessimi articoli della Bossi-Fini (art,31- 32.Capo2) tesi a limitare al massimo il riconoscimento dello status di rifugiato e contemplano procedure complesse e farraginose. per il rilscio del permesso di soggiorno.
Dunque e’doveroso che l’Europa non lasci sola l’Italia ma e’altrettanto doveroso che l’Italia si presenti con le carte in regola. Cominciando ad esercitare il suo peso in Europa, ad esserci in modo autorevole quando si prendono decisioni importanti.E’sconcertante sapere che durante il governo Berlusconi l’Italia era assente quando si discuteva la modifica del Trattato Dublino2, che affronta la questione cruciale del principio della solidarieta’obbligatoria tra Stati quando succedono gravi emergenze.
Le priorità che stanno di fronte al governo e che devono essere rapidamente risolte sono chiare:nuove norme sul diritto d’asilo in coerenza con le direttive europee;potenziamento e miglioramento del sistema di accoglienza ed integrazione sociale dei rifugiati e richiedenti asilo;modifica delle regole tra paesi europei per affermare il principio della “solidarieta’obbligatoria”tra stati a fronte di emergenze.;potenziamento del sistema Frontex di controllo delle frontiere.Ma,il governo Letta non puo’eludere la modifica della Bossi-Fini.
Troppo clamorosamente fallimentare per non essere affrontata. Almeno su due punti, oltre a quelli sul diritto d’asilo,la abrogazione del reato di immigrazione clandestina e della norma che prevede il trattenimento fino a 18 mesi nei Cie. Se non lo farà’ deludera’profondamente non solo l’elettorato di centro sinistra, ma anche tante persone normali ,che usano il buon senso e che sono trasecolate di incredulita’.indignazione e dolore quando hanno sentito che quei poveretti che hanno scampato la morte sono indagati di reato di immigrazione clandestina….
Livia Turco
Scrivi un commento
Dovete essere connessi per poter inserire un commento.