Immigrazione. La nostra proposta per andare oltre il “test”
La conoscenza della lingua e della cultura italiana è per il cittadino e lavoratore straniero il primo necessario strumento d’integrazione nel nuovo paese di residenza e perciò di fondamentale importanza. L’imposizione, quindi, di un semplice esame non è sufficiente se non parte di un più ampio pacchetto di misure volte ad offrire anche delle opportunità. Lo dichiara l’on. Livia Turco, responsabile politiche sociali e immigrazione del Pd, nel giorno dell’avvio dei test d’italiano per gli immigrati.
Abbiamo presentato una proposta di legge in cui proponiamo un incremento delle risorse per aumentare le iniziative e i corsi di lingua e cultura nelle scuole pubbliche; una maggiore valorizzazione del volontariato impegnato in questo settore; un coinvolgimento delle imprese affinché riconoscano ai lavoratori i permessi di lavoro, necessari alla frequentazione dei corsi di lingua.
Una proposta concreta, necessaria a colmare la grave lacuna del governo che, mentre impone un test, non prevede nessun obbligo di offerta formativa linguistica da parte dello Stato e non stanzia alcuna risorsa economica.
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