Nilde Iotti e l’eleganza della politica
Di seguito l’articolo di Livia Turco apparso oggi sull’Unità
Cara Nilde,
sono ormai trascorsi dieci anni da quando ci hai lasciati ma sei sempre rimasta nel mio, nel nostro cuore e nei nostri pensieri. Sono stati anni difficili, di grandi cambiamenti,in cui noi abbiamo fatto la nostra parte, ma i grandi problemi dell’Italia restano irrisolti. Anni in cui le donne hanno continuato a creare se stesse,a sprigionare la forza che deriva da quel”io sono una donna”. Sono cresciute le opportunità ma anche le diseguaglianze di genere. E’ cambiata la politica ma è cambiata in peggio. Ha ridotto le sue ambizioni, si è anche involgarita. Questo colpisce in modo particolare le donne perché le usa come corpo muto all’interno di un inedito intreccio sesso-denaro-potere; continua a non vedere i loro talenti e le tiene ai margini. Per questo dobbiamo reagire e assumerci la responsabilità di pensare e fare una democrazia nuova. Tu ci illumini con la forza e la modernità della lezione che ci hai lasciato alla quale darei il titolo “l’eleganza della politica”. L’eleganza della politica contro la volgarità, il vuoto apparire, il degrado. Tu, cara Nilde, sei stata una donna elegante: nei tuoi abiti, nel tuo sorriso, nel tuo modo di porgerti agli altri e di parlare, nelle tue parole, nel tuo rigore ed anche nel tuo pudore. Ci hai insegnato “l’eleganza della politica” vissuta come esperienza umana autentica e profonda. In cui si mescolano l’umiltà dell’ascolto e la sfida della innovazione; la disponibilità umana e l’apertura verso gli altri. L’eleganza della politica scolpita nell’impegno individuale e nella dedizione al bene comune. Per questo tu, donna delle istituzioni, sapevi arrivare al cuore delle persone, come hanno testimoniato le migliaia che sono accorse per darti l’ultimo saluto. La tua politica elegante si traduceva in una visione della democrazia capace di rispettare le persone e di risolvere i loro problemi; di coniugare la rappresentanza del paese con il suo efficace governo. Rileggendo i tuoi discorsi parlamentari colpisce un tratto della tua modernità là dove tu, donna della Costituente, madre della Repubblica, indicavi con veemenza l’urgenza della riforma delle istituzioni per renderle più efficienti e più rappresentative. Dobbiamo raccogliere la tua eredità. Promuovere l’eleganza della politica oggi significa pensare e praticare la democrazia del merito e della competenza per consentire ad essa di tornare ad essere inclusiva ed accessibile a tutti, in particolare alle donne. Il tuo esempio ci ha dato la forza di osare e di buttarci in un progetto grande che prende il suo avvio oggi, nello studio del notaio prof. Mariconda, dove alcuni di noi con tua figlia Marisa, firmeranno l’atto di nascita del ”Comitato per la costituzione della fondazione Nilde Iotti”. Una fondazione di cultura e politica delle donne a te dedicata nasce per dare un contributo alla promozione di una etica pubblica nutrita dei valori del rispetto, della dignità umana e della giustizia sociale. Nasce per offrire un luogo alla elaborazione di un pensiero comune sulla storia delle donne nel nostro paese, sulla democrazia e la rappresentanza di genere, sulle riforme istituzionali, sulle grandi questioni del nostro tempo che interpellano la responsabilità e la capacità di governo delle donne. Una fondazione di cultura e politica che coinvolga e promuova i talenti delle giovani donne; che, ricordando il tuo grande impegno per costruire le istituzioni europee, promuova il sentimento della cittadinanza europea; che costruisca un legame tra passato e futuro; che faccia emergere i talenti delle donne perché diventino finalmente parte integrante della classe dirigente del nostro paese. Una fondazione non è che un frammento, un pezzo, un’opportunità ma può essere molto utile al nostro paese. Tanto più adesso che, come ha ben evidenziato il dibattito che si è svolto su questo giornale, bisogna togliere il silenziatore che nel nostro paese è calato su ciò che le donne dicono, pensano e fanno. Coinvolgeremo le personalità più importanti del paese, attraverso una presidenza onoraria, e andremo in giro per l’Italia a raccogliere i fondi necessari per costruire e far vivere la fondazione e per scoprire competenze e talenti femminili che coinvolgeremo in un comitato scientifico. Vogliamo che la costruzione della fondazione a te dedicata sia un esempio concreto della politica pulita e popolare di cui ha bisogno l’Italia.
Cara Nilde, nel congedarmi da te lasciami raccontare alcune immagini che porto nel cuore. Sono le immagini del tuo sguardo accogliente e materno con cui mi sostenesti nella riunione della direzione nazionale del Pci, autorevole e maschile, quando giovane e sconosciuta 30enne feci discutere e approvare a quel cossesso la Carta delle donne che aveva per titolo “dalle donne la forza delle donne” e quando, insieme ad Anna Finocchiaro, fummo le donne della prima volta della sinistra al governo del paese. Arrivavo in parlamento trafelata, stavo dall’altra parte, quella del banco del governo e dovevo far votare dall’aula le nostre legge. Là, dal tuo scranno di semplice deputata, con il tuo sguardo vigile, orgoglioso e materno mi trasmettevi tanto coraggio e tanta forza. Con quello sguardo nel cuore e la forza del tuo esempio vorrei, vorremmo, dare forza e fiducia alle nostre figlie, a queste giovani donne che dovranno costruire un’Italia migliore.
Livia Turco
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