E’ morto il giornalista Francesco Marabotto
Di lui ricordo prima di tutto quella capacità di ascoltare e mettere a proprio agio l’interlocutore. Lo faceva naturalmente e con grande professionalità. Ma da lui non ti dovevi aspettare il colpo basso. Le confidenze che in momenti di grande difficoltà come ministro della Salute gli ho fatto, sapevo che sarebbero rimaste tra noi. Perché Marabotto conosceva la fatica del governare e credeva nella necessità di migliorare la nostra sanità pubblica.
Ma ovviamente era prima di tutto un giornalista e come tale sempre si comportava. Se la notizia c’era andava data. A qualunque costo ma per amore della verità non dello scoop fine a se stesso.
Un amore della verità che mi ha colpito soprattutto in un’occasione quando, da poco ministro della Salute nel Governo Prodi, dovetti affrontare lo scandalo suscitato da un’inchiesta giornalistica sul Policlinico Umberto I di Roma.
Marabotto ci fu sempre al fianco per dare costantemente l’informazione autorevole, precisa, senza sovrastrutture inutili ma senza sconti, che è la caratteristica principale dell’Ansa di cui Marabotto penso possa essere ricordato come uno dei più importanti rappresentanti.
Livia Turco